lunedì 27 ottobre 2014

Pole Dance ep #1 - una goffa principiante alle prese con il palo

Lo ammetto, è da almeno 3 anni che desidero imparare la pole dance.
Per molte è solo una danza ambigua, per mettere in mostra la bernarda e altre grazie, troppo simile alla lap dance, e non solo nel nome.

Belle, non avete mai fatto una lezione, nemmeno di prova.

Io ho iniziato un mese fa. Io, che mi considero la goffa anti sportiva per eccellenza. Quella che alle medie veniva perculata perchè durante la lezione di ginnastica non riusciva a fare decentemente NIENTE. E alle superiori non è andata meglio. Tutto ciò credo mi abbia segnata convincendomi che non sarei mai riuscita in un'attività sportiva. Poi arriva la pole dance. Comincio a vedere video di queste ragazze bravissime (e bellissime) che si librano in aria con l'ausilio del palo con una grazia e una forza incredibili. Fanno figure spettacolari, non è proprio una danza, non è proprio qualcosa di atletico, c'è sempre qualcosa di seduttivo e a volte provocatorio ma, in realtà, quasi mai volgare. E io mi innamoro perdutamente.

Scopro poi che fanno delle lezioni a 300mt da casa mia e non appena raccimolo due soldi vado.
Lezione di prova.
Non mi viene quasi nulla, ma la situazione non è nemmeno così disperata. Me ne torno a casa con un livido al ginocchio destro grande come il mio pugno e la consapevolezza di volerci provare.

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Ho appena finito il primo mese e vi posso assicurare che è uno sport tosto. Ci vuole molta forza nelle braccia, cosa che notoriamente le donne non hanno e io non faccio eccezione. Anzi, pensavo di essere messa meglio, ma non appena iniziamo a fare le trazioni al palo (in pratica tirare su il proprio peso con la sola forza delle braccia attaccate al palo) scopro che non riesco a farne nemmeno UNA. E tutt'ora è il mio tallone d'achille.
Ma c'è anche il lato positivo. In poche lezioni si imparano già a fare le prime figure, e sono SPETTACOLARI. Sono quelle base, le più semplici, richiedono poca forza e coordinazione, ma sono già una figata! Io per ora ho fatto mie circa 6 figure, mentre un altro paio sono in fase di studio (mi vengono ma un po' meh). 
L'arrampicata invece, richiedendo la forza nelle braccia necessaria nelle trazioni che io per ora non ho, ancora non mi viene per nulla. Spero di migliorare.

Faccio una lezione di Pole Dance a settimana che associo ad un'altra lezione "complementare", che alterno tra Pole Fit (tonificazione e rafforzamento) e Pole Flexy (allungamento). Credo che una lezione a settimana sia un po' poca, soprattutto per chi come me deve ancore rafforzarsi e non solo studiare e imparare delle figure, ma credo che sia facilmente ovviabile affiancando all'allenamento di pole un workout casalingo (già mia vecchia e sana abitudine, accantonata solo nell'ultimo mese e mezzo).

Sto studiando qualche allenamento e ce n'è uno in particolare che mi ispira, ve ne parlerò meglio in un altro post. Ma intanto qui vi dico: se pole dance vi ispira e avete la possibilità di provarla, fatelo. Non importa a che grado di allenamento, forza e flessibilità siete. E' tutto molto graduale e imparerete tutto con i vostri ritmi. E non fatevi spaventare dal pregiudizio che so che alcuni hanno, cioè che è uno sport da "donne dai facili costumi". Non è così... E cmq con il fisico che ci faremo, del costume che avremo addosso ce ne potremo fregare altamente XD

Stasera ho Pole Flexy, spero che l'istruttrice non mi apra in due come l'altra volta! 
Alla prossima

The Bri Chapter

Arrivo dall'esperienza di un blog monotematico che stava diventando "qualcosa". L'acquisto di un dominio, la creazione di un sito "bello", la scelta accurata degli articoli, di come scriverli, la condivisione studiata sui social, le scadenze, le programmazioni. Il sentirsi obbligata a scrivere di determinate cose. E non parlare di altre perchè "non c'entrano con l'anima del blog".
Scrivere un tot di articoli a settimana, altrimenti google ti penalizza.
Mettere certe parole chiave qui e là, comporre i post in un certo modo, fare pubbliche relazioni.

Ho capito che non faceva per me. Io avevo inizialmente aperto il blog, proprio qua su blogger, per avere una valvola di sfogo, fare qualcosa che mi piace (scrivere), parlare di cose che mi piacciono. Quando la cosa si professionalizza (anche se a livelli ancora estremamente amatoriali), ci si infila in paletti, sentieri battuti, regole più o meno rigide che ho scoperto starmi fin troppo strette.

Ho chiamato questo nuovo blog "The Bri Chapter" (per chi non lo avesse capito Bri è il diminutivo di Briseide, mio nickname ormai storico e reale soprannome) perchè qua butterò tutto ciò che mi va, sarà qualcosa di mio, parlerò dei miei interessi, scriverò pareri e opinioni, recensioni, storie.

Chi lo leggerà? Non lo so. E non mi interessa.

Io scriverò. Qualcuno capiterà qua e se vorrà si fermerà.

Ma sarò io e solo io, senza sovrastrutture. 

Un grazie a chi mi vorrà lasciare un segno del suo passaggio.

Bri